Le pompe per ceramica Pemo continuano a diffondersi tra i clienti grazie alle interessanti innovazioni tecnologiche introdotte negli anni. Ascoltando i loro desiderata, Perissinotto ha finalizzato una linea specifica di pompe per ceramica con caratteristiche uniche, tecnologie innovative e leghe speciali antiusura di ultima generazione.
L’obiettivo principale di Perissinotto è sempre stato di migliorare il sistema di trasferimento in alta pressione della barbottina all’atomizzatore, con lo scopo di ottimizzare l’efficienza dell’intero ciclo produttivo e limitare manutenzione e consumi energetici.
Perissinotto ha ottenuto una migliore efficienza grazie allo sfruttamento di una distribuzione lineare di portata e di pressione, una progettazione che mantiene valori di granulometria e di umidità costanti nella polvere “atomizzata”, permettendo la realizzazione di una ceramica qualitativamente più elevata.
Tecnologie di ultima generazione
Attraverso specifici quadri di regolazione di ultima generazione che integrano software evoluti, strumentazione di qualità e le più recenti modalità di comunicazione. Per esempio, è possibile mantenere automaticamente il valore di pressione selezionandolo inizialmente dal tastierino di comando. Da considerare, inoltre, che tutti i clienti che stanno già utilizzando le pompe per ceramica Pemo sfruttano pressioni che variano dai 12 ai 20/21 Bar con portate di targa solitamente maggiori ai rispettivi dati riportati dal costruttore degli atomizzatori.
Inoltre, tutti i modelli di pompe per ceramica Pemo non hanno bisogno di controlli giornalieri per la conduzione, monitorata dai diversi sensori installati sulle macchine e dalla comunicazione istantanea con gli atomizzatori. Sullo stesso quadro si visualizzano i dati relativi al consumo energetico, le ore di lavoro, e le altre statistiche produttive con la possibilità di archiviare i dati nel tempo e la loro eventuale integrazione con l’infrastruttura aziendale.

Pompe per ceramica Pemo: i vantaggi
Di seguito illustriamo i vantaggi già testati sul campo dai clienti delle pompe per ceramica Pemo.
Pressione. Quando si passa da un sistema volumetrico a un sistema centrifugo di alimentazione dalla barbottina all’atomizzatore, il valore di pressione utilizzato in partenza cala di circa 2 bar. Ciò è dovuto al fatto che la pressione che si legge solitamente sui vasi di espansione delle pompe tradizionali è dato da una media delle pulsazioni generate dal sistema di pompaggio, mente il sistema centrifugo è lineare e la pressione rilevata e utilizzata è quella reale.
Qualità dell’atomizzato. È dimostrato che il prodotto finale (atomizzato) a pressioni relativamente basse non cambia, anzi con il sistema centrifugo Pemo i parametri di granulometria e umidità risultano molto più stabili e controllabili nel tempo, ancora grazie alla distribuzione lineare della pressione.
Gruppo filtri. Nei diversi atomizzatori serviti dalle pompe Pemo è stato eliminato il gruppo filtri a valle della pompa. Per questo, è necessario che gli impianti sfruttino un ulteriore setaccio prima di raggiungere la vasca di servizio della pompa. In questo modo, il sistema centrifugo non rilascia particelle che potrebbero intasare gli ugelli, anche nel caso di presenza di eventuali residui solidi di barbottina rappresa. Passando attraverso 3 stadi di velocità di funzionamento, i nostri tecnici hanno appurato che, in questo modo, i residui si frantumano totalmente.
Usura. In fase di testing, è importante determinare il valore ottimale di lavoro con il giusto rapporto tra pressione e qualità, sfruttando al massimo la potenza termica dell’atomizzatore. Una pressione relativamente bassa permette di limitare notevolmente l’usura di tubazioni, valvole, ugelli e di tutti gli organi attraversati dalla barbottina, oltre agli organi della pompa.
Consumo energetico. Le pompe per ceramica Pemo permettono una lavorazione di qualità a pressioni relativamente basse (15-19 bar) e portate importanti, risultando molto convenienti rispetto alle tradizionali pompe volumetriche.

Tempi di manutenzione allungati
Manutenzione. Dai dati rilevati sulle diverse macchine in funzione da diversi anni, risulta che la portata della barbottina è meno rilevante dei due fattori principali, il valore determinato dalla pressione di esercizio e da quello di abrasione del prodotto pompato, che insieme determinano il coefficiente di usura. I clienti hanno rilevato che la prima manutenzione si effettua dopo una media in ore di lavoro variabile da 6000 a 8000 ore circa.
Addirittura, si è rilevato che su un atomizzatore che lavora a 13 bar con 24-26 ton di portata, la prima manutenzione è stata effettuata a 24.500 ore di lavoro, dopo circa 4 anni. E, in ogni caso, i tanti clienti che lavorano su pressioni tra i 14 e i 16 bar, hanno intervalli di manutenzione più lunghi con costi di manutenzione ed energetici notevolmente inferiori.
Ingombro. L’ingombro per il posizionamento nel layout di un normale impianto di atomizzazione e decisamente più ridotto degli impianti con sistema a pistoni tuffanti. E, per quanto detto prima, indipendentemente dalla taglia dell’atomizzatore, il cliente ha bisogno di una sola macchina per alimentare l’intero sistema.
Le prove effettuate sul campo hanno dimostrato che lavorando sulla distribuzione della barbottina all’interno dell’atomizzatore (nelle componenti ugelli, chiocciole, diffusori, tubazione tra pompa e lanche di dimensione adeguata) di qualsiasi taglia con una pressione relativamente bassa, tra i 15 e i 18 bar, il confronto di consumo energetico con le macchine tradizionali diventa decisamente favorevole al sistema centrifugo.
Se, poi, ciò è possibile grazie all’utilizzo di una sola pompa per atomizzatore, senza manutenzione giornaliera e un consumo di acqua di 2 ai 5 litri per il flussaggio delle tenute, il costo generale totale di gestione risulta nettamente favorevole alle pompe per ceramica Pemo.
In definitiva, ogni modello di pompa permette un ampio range di lavoro alimentando atomizzatori di qualsiasi dimensione con una sola macchina, contrariamente ai sistemi volumetrici che all’aumentare della portata o della taglia di ATM devono necessariamente aumentare il numero delle pompe installate.